lunedì 27 luglio 2009

CITTA’ TURISTICA

Dopo aver superato con successo un’esame che mi aveva richiesto un discreto impegno ho deciso di concedermi un goloso premio. Quale sia stato il mio disappunto nel trovare la serranda abbassata della celebre gelateria cittadina dove intendevo ristorarmi potranno bene immaginarlo i miei quattro lettori. Un cartello affisso sulla porta sprangata recita: “Chiuso per lavori interni”. In realtà i soliti ben informati mi hanno confidato che la gelateria è stata chiusa per gravi carenze igienico-sanitarie.

Passeggiando per la città, anche in pieno giorno sotto un sole di 30 gradi, mi è capitato almeno un paio di volte di vedere aggirarsi per strada, in pieno centro (l’ultimo avvistamento in via Avallone), roditori vivi. Di quelli morti spiaccicati sull’asfalto e conciati come suole di scarpe dalle ruote delle auto e dal sole se ne perde il conto.
I topi sono anche di casa sul nostro lungomare dove sono stati visti arrampicati sugli alberi e addirittura cadere su qualche malcapitato seduto in panchina. Non sono leggende metropolitane come credevo all’inizio, li ho visti anche io. Del resto il forte tanfo di fogna che si avverte sulla passeggiata più bella di Salerno non lascia dubbi che ci si trovi nell’habitat ideale per la proliferazione di questa specie murina.

Se capita invece di passeggiare nel centro storico di sera come turisti e procedere ancora incantati dalle bellezze di Salerno vecchia si rimane spiacevolmente turbati alla vista di cumuli di sacchetti appoggiati sulle soglie di porte e portoni in attesa della raccolta. Questo scenario della differenziata a Salerno che ricorda il periodo dell’emergenza rifiuti a Napoli, non è offerto solo nell’area segnalata ai visitatori dalle guide turistiche ma in tutta la città secondo un principio democratico che per una volta abbatte le differenze ed accomuna il centro e la periferia.
Nulla di strano o contro le regole, le direttive comunali impongono di esporre i rifiuti la sera per consentire, l’indomani mattina, la raccolta da parte di addetti incaricati.

Sulle locandine dei giornali campeggiano da giorni titoli allarmanti sui liquami che insozzano le nostre acque. Chi si è recato in spiaggia lo scorso fine settimana ha trovato un velo di feci ed altre porcherie galleggiare in mare, numerosi bagnanti hanno abbandonato i lidi. Sembra quasi che un re Mida malvagio invece di tramutare in oro tutto ciò che tocca lo trasformi in me… in melma.

Su youtube (http://www.youtube.com/watch?v=BfaWhjZnO9c) si può ancora vedere una vecchia puntata di Porta a Porta dove il primo cittadino di Salerno si scalmana ad affermare che la nostra città sia la più pulita del sud, ripetendo come in un mantra ossessivo il leitmotiv che ha fatto la fortuna della sua campagna elettorale: più pulito di..., più bello di..., più grande di.., ecc.

La nostra città invece è sporca, sporchissima e si fa vanto di essere città turistica. Il Comune di Salerno,non inteso solo come Palazzo di Città ma come realtà urbana tutta, dovrebbe chiudere per gravi carenze igienico-sanitarie ed i cittadini in massa andarsene altrove.
L’ultimo che esce affigga il cartello.

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